AIUTO PRO TERREMOTATI ABRUZZO
luglio 2009
Dopo aver preparato a dovere il nostro furgone, partiamo alle ore 22:30 di venerdì 17 dalla nostra sede, destinazione Abruzzo. Dopo aver viaggiato tutta la notte, arriviamo a Teramo, dove veniamo accolti dallo stupendo panorama offerto dal massiccio del Gran Sasso.
Raggiungiamo quindi il Campo Base allestito presso il centro commerciale “Globo” di Teramo e, purtroppo, a causa di inconvenienti logistici della segreteria locale, dobbiamo attendere un po’ prima che ci venga assegnata la tenda. Nel frattempo, formiamo i gruppi di lavoro a seconda delle competenze del singolo volontario: il nostro gruppo viene destinato ad interventi di falegnameria, di sicurezza, di ordine pubblico, da elettricista e da addetto al magazzino. Nel campo sono presenti quasi un migliaio di residenti e circa 300 tra militari e volontari di varie associazioni (ANA, ASL, AVIS, ecc) che offrono servizi di prima necessità, tra cui mensa, infermeria, pronto soccorso, centro ricreativo e spazio bimbi con parco giochi. Lo sbalzo termico si fa sentire durante la notte: essendo a 700 metri d’altitudine, dormiamo volentieri sotto le coperte! Domenica mattina veniamo a conoscenza che, nella notte, il campo ha ricevuto due visite indesiderate: una lieve scossa di terremoto e sciacalli tra i container. Un ufficiale della Guardia di Finanza decide quindi di istituire un servizio di pattugliamento continuo eseguito dalle forze dell’ordine presenti nel campo, supportate dai carabinieri locali. In questi primi giorni abbiamo l’opportunità di approfondire i disagi dei residenti, che da mesi vivono in tenda insieme a degli sconosciuti, privati di ogni forma di privacy, ma con la speranza di ritornare nella loro amata città.
Dal lunedì siamo diventati ufficialmente “operativi”: di seguito un breve resoconto delle nostre giornate.
Lunedì: lavori di falegnameria per accontentare le richieste dei residenti e dei loro animali domestici, con successivo inventario del materiale a disposizione nei container. In serata, assistiamo ad una singolare esibizione: musicisti locali creano ritmi coinvolgenti utilizzando strumenti di fortuna.
Martedì: assistiti dal bel tempo, conosciamo i nostri vicini di tenda e i loro malumori. Oltre alle comprensibili polemiche, traspare un forte senso di riconoscenza verso tutti i volontari presenti, con un particolare ringraziamento ai vigili del fuoco, sempre disponibili ad entrare nelle abitazioni pericolanti.
Mercoledì: le nostre considerazioni sul campo base sono piuttosto amare. Dopo quattro mesi dal terremoto, l’organizzazione è sì valida, ma potrebbe essere migliorata. Innanzitutto, segnaliamo lo spreco di generi alimentari, di materiali, ecc: manca un protocollo stabile, poiché si continua ad operare a seconda della volontà dei capo-campo che, purtroppo, vengono sostituiti periodicamente al pari dei volontari. In mezzo a questo marasma, ci si mette anche un inconveniente meccanico al nostro furgone.
Giovedì: giornata caldissima che manda in tilt molti condizionatori; fortunatamente il nostro elettricista addetto al pronto intervento risolve con prontezza la situazione. Il nostro controllo alla mensa dà i primi effetti: si registra una drastica riduzione dei pasti sprecati.
Venerdì: ne approfittiamo per visitare i cantieri edili che sorgono sul Gran Sasso, atti a costruire prefabbricati con moduli ad alveare dotati di tecnologie antisismiche di ultima generazione. Per cena, barbecue alla sarda tra noi volontari ANA.
Sabato: colazione, seguita da alzabandiera cantando l’inno d’Italia. Alla partenza, programmata per le ore 11:00, volano ringraziamenti, baci e abbracci. Porteremo sempre nel cuore questa bellissima esperienza.
GIANLUIGI FRATTINI