Protezione civile

Nucleo di Protezione Civile 

Responsabile: Beretta Luigi
Capo Nucleo: Stracchi Guido 

Volontari: Belometti Gianluigi, Carminati Francesco, Frattini Gianluigi, Gavazzeni Gianluigi, Ghislandi Giuseppe, Gotti Lorenzo, Gregis Walter, Mascheretti Marco, Mascheretti Sergio, Mazzola Giovanni, Michetti Domenico, Pedrotti Ivan, Rinascenti Giuseppe, Spini Luisa
PILLOLE DI STORIA

Parlando degli inizi del nostro nucleo di Protezione Civile, vengono subito alla mente quegli alpini che, su sollecitazione dell'allora presidente di sezione Nardo Caprioli, accolsero l'invito a partecipare alla ristrutturazione della casa di Endine Gaiano, al fine di renderla operativa e pronta ad accogliere i bambini disabili.
Nel 1976 l'Associazione accolse l'accorato appello dell'allora presidente nazionale Franco Bertagnolli per soccorrere la popolazione friulana colpita da un disastroso terremoto: anche in questo frangente gli alpini si misero a disposizione. A seguito dei terremoti che colpirono la penisola da lì al 1980, il presidente della Repubblica Sandro Pertini decise di istituire il Ministero della Protezione Civile, ufficializzato con il DPCM del 22 giugno 1982. Sulla scia di questa iniziativa di governo l'A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) si mobilitò nell'organizzazione di una sua struttura capace di affiancare la struttura governativa negli interventi di soccorso. Il gruppo alpini di Pedrengo non fu da meno e, forte dell'esperienza maturata, si attivò e diede vita al proprio nucleo di Protezione Civile, che fece la sua prima uscita ufficiale in quel di Cisano Bergamasco, il 12 aprile 1987; dopodiché fu ufficializzata la sua esistenza come nucleo di Protezione Civile di Pedrengo. Come primo responsabile del nucleo fu nominato Mario Suardi, al quale subentrò per un breve periodo il figlio Battista, dopodiché fu il turno dell'alpino Gianluigi Gavazzeni, che mantenne la carica fino al 2021, quando passò il testimone a Guido Stracchi, altra penna nera pedrenghese.
Sin dal principio gli interventi dei nuclei di Protezione Civile, oltre che in supporto alle popolazioni investite da calamità naturali su territorio nazionale e internazionale, si attivarono anche in interventi di conservazione e salvaguardia del territorio, in particolar modo laddove si verificarono grossi danni causati dal dissesto idrogeologico, specialmente in prossimità degli insediamenti abitativi. Anche il nostro territorio ha beneficiato di questi interventi, all'interno del programma "Fiumi Sicuri", promosso dalla Amministrazione Provinciale con il contributo dei comuni, dell'A.N.A. e dei gruppi di Protezione Civile alpini dotati delle adeguate attrezzature.
Nonostante la situazione resa difficoltosa dalla pandemia ancora in corso, all'interno della struttura organizzativa della Protezione Civile dell'A.N.A. di Bergamo, il nostro gruppo partecipa attivamente alle iniziative promosse dalla sezione.
INTERVENTO PRO TERRA - SUISIO
sabato 28 ottobre 2023
 
Con la partecipazione di una quarantina di volontari, di cui 8 del nucleo di Pedrengo, della protezione civile A.N.A. si e svolto un nuovo intervento ambientale su una strada sterrata che porta al fiume Adda a Suisio. Diversamente dal solito intervento, il nostro nucleo si è trovato ad avere a che fare anche con un'esercitazione finalizzata all'uso della radio ricetrasmittente in collegamento con la postazione base, al fine di coordinarne tutte le fasi.
È stata una novità inaspettata e che è servita ad arricchire il nostro bagaglio tecnico sull'uso di varie attrezzature.
Ci tengo a ringraziare sentitamente tutti i volontari del nostro nucleo per la partecipazione agli interventi che si sono svolti durante l'anno. 
GUIDO STRACCHI
BERGAMO-BRESCIA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2023
sabato 21 gennaio 2023
 
Il 21 gennaio 2023 ha avuto luogo l’inaugurazione ufficiale di "Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023": giornata di celebrazioni, eventi e parate che hanno visto i principali teatri, le piazze, le vie e i luoghi della cultura delle due città dare inizio a un anno che lascerà un segno nella storia di questo territorio.
Anche i volontari pedrenghesi della protezione civile A.N.A. erano presenti, in rappresentanza del nostro comune.
INTERVENTO PRO TERRA - BASSO SEBINO
sabato 17 settembre 2022
 
I volontari impegnati nell'esercitazione sono stati 684 totali, 424 di questi volontari della sezione A.N.A di Bergamo. Il nostro nucleo di protezione civile ha operato nel paese di Adrara San Rocco.
Come sempre, si lavora a stretto contatto con altri nuclei. Ci coordiniamo per settori in modo da lavorare e portare a termine in tutta sicurezza l’intervento, scambiando opinioni sul cosa fare, come farlo e che attrezzature usare. La cosa interessante è appunto osservare come lavorano gli altri nuclei, come si muovono e soprattutto come usano le loro attrezzature: ogni volta si impara qualcosa di nuovo. I lavori che solitamente siamo chiamati a fare sono di messa in sicurezza e ripristino di sentieri, liberare torrenti da detriti e arbusti, e taglio piante dove necessario.
Possiamo definirlo un intervento di ordinaria amministrazione per il nostro nucleo.
GUIDO STRACCHI
INTERVENTO PRO TERRA - ALBANO S. ALESSANDRO
sabato 21 maggio 2022
 
Cinque volontari della Protezione Civile ANA del nostro gruppo sono partiti alla volta di Albano S. Alessandro, per lavori sul torrente Zerra: puntuali come sempre, i nostri sono giunti a destinazione alle 07:30. Diversamente dal solito, dove ci assegnano un tratto da ripristinare in autonomia, abbiamo collaborato con i volontari della Protezione Civile ANA di Seriate e di Albano S. Alessandro.
Iniziamo con i decespugliatori, facendo da apripista, pulendo la riva del torrente dalle numerose erbacce, lasciando spazio per il taglio delle piante eseguito dagli altri gruppi. Questa fruttuosa collaborazione ci ha dato modo di vedere come lavorano gli altri gruppi.
Grazie alla cooperazione di tutti, abbiamo finito il lavoro con largo anticipo: naturalmente non ci siamo fermati, anzi, abbiamo proseguito con altre attività, ricevendo graditi ringraziamenti dagli amministratori.
La giornata è terminata con il consueto pranzo, momento conviviale dove scambiarsi pareri sul lavoro appena concluso.
FIUMI SICURI - VAL TALEGGIO
sabato 30 aprile 2022
 
Dopo lo stop obbligato causa Covid, sono ripartite le operazioni “fiumi sicuri”: sabato 30 aprile si è svolta la prima di queste in Val Taleggio. Pedrengo ha partecipato con dieci volontari, che alle 05:30 si sono trovati presso la sede del Gruppo Alpini e, dopo aver caricato il camioncino con l’occorrente necessario, sono partiti per la Val Taleggio. Durante il viaggio si è temuto di dover tornare a casa visto che il tempo non prometteva nulla di buono, ma fortunatamente il tempo ha tenuto.
L’esercitazione ha visto l’affluenza di oltre cento volontari ritrovatisi alle 07:00 al campo sportivo di Vedeseta: dopo l'alzabandiera e la registrazione delle presenze, ci hanno assegnato un "cantiere". Dei cinque cantieri disponibili - Alfa, Charlie, Delta, Eco e Golf - ci è toccato il cantiere "Golf" che consisteva nella pulizia di canali di scolo per le acque torrenziali nel bosco della valle.
I lavori hanno avuto una partenza a rilento, ma poi tutto è andato liscio. A metà mattina c’è stata la consueta “pausa merenda”, per poi riprendere fino a mezzogiorno. Alle 15:30 si è svolto un incontro con tutti i volontari al monumento dei caduti di Vedeseta dove è stato deposto un omaggio floreale con il saluto delle autorità.
La giornata si è svolta senza intoppi, per questo speriamo che sia la prima di una lunga serie.
FIUMI SICURI - GAVARNO RINNOVATA
sabato 2 novembre 2019
 
Il nostro nucleo di Protezione Civile, come di consueto, ha partecipato all'operazione “Fiumi Sicuri”, organizzata dalla sezione di Bergamo, forte di una decina di volontari. L’intervento si è svolto nella località Gavarno Rinnovata, frazione del comune di Nembro.
L'intervento consisteva nel liberare il letto della roggia che attraversa il piccolo comune bergamasco dalla vegetazione che ne aveva preso il sopravvento. L’intervento, già rinviato a causa del maltempo, sembrava destinato a venir nuovamente posticipato, dato che la pioggia persisteva fino al punto di ritrovo. Decisi a portare a termine l'attività, i vari Nuclei hanno raggiunto i cantieri di lavoro e, con un tempo più o meno clemente, i lavori sono finalmente iniziati.
Il compito è stato più difficoltoso del previsto a causa dal terreno bagnato, dato che la sponda del torrente era ripida e profonda. Con impegno e dedizione, alla fine è stato eseguito un buon lavoro conclusosi con il pranzo finale presso un ristorante della zona.
ESERCITAZIONE - CESANO MADERNO
sabato 1 giugno 2019
 
Sabato 1 giugno il Nostro Nucleo di Protezione Civile è stato chiamato, insieme ad altri nuclei della Bergamasca, a recarsi a Cesano Maderno presso il magazzino del secondo raggruppamento C.P.E. dov'è raccolta parte dell'attrezzatura della colonna mobile.
La squadra, composta da sette volontari, una volta raggiunto il luogo ha provveduto a ripulire lo spazio esterno dalla vegetazione invadente e ad effettuare una sorta di controllo e di inventario delle attrezzature interne (coperte, brandine, ecc). Le operazioni sono proseguite per tutta la mattinata, fino a mezzogiorno, con pranzo presso la struttura stessa.
AIUTO PRO TERREMOTATI ABRUZZO
luglio 2009
 
Dopo aver preparato a dovere il nostro furgone, partiamo alle ore 22:30 di venerdì 17 dalla nostra sede, destinazione Abruzzo. Dopo aver viaggiato tutta la notte, arriviamo a Teramo, dove veniamo accolti dallo stupendo panorama offerto dal massiccio del Gran Sasso.
Raggiungiamo quindi il Campo Base allestito presso il centro commerciale “Globo” di Teramo e, purtroppo, a causa di inconvenienti logistici della segreteria locale, dobbiamo attendere un po’ prima che ci venga assegnata la tenda. Nel frattempo, formiamo i gruppi di lavoro a seconda delle competenze del singolo volontario: il nostro gruppo viene destinato ad interventi di falegnameria, di sicurezza, di ordine pubblico, da elettricista e da addetto al magazzino. Nel campo sono presenti quasi un migliaio di residenti e circa 300 tra militari e volontari di varie associazioni (ANA, ASL, AVIS, ecc) che offrono servizi di prima necessità, tra cui mensa, infermeria, pronto soccorso, centro ricreativo e spazio bimbi con parco giochi. Lo sbalzo termico si fa sentire durante la notte: essendo a 700 metri d’altitudine, dormiamo volentieri sotto le coperte! Domenica mattina veniamo a conoscenza che, nella notte, il campo ha ricevuto due visite indesiderate: una lieve scossa di terremoto e sciacalli tra i container. Un ufficiale della Guardia di Finanza decide quindi di istituire un servizio di pattugliamento continuo eseguito dalle forze dell’ordine presenti nel campo, supportate dai carabinieri locali. In questi primi giorni abbiamo l’opportunità di approfondire i disagi dei residenti, che da mesi vivono in tenda insieme a degli sconosciuti, privati di ogni forma di privacy, ma con la speranza di ritornare nella loro amata città. 
Dal lunedì siamo diventati ufficialmente “operativi”: di seguito un breve resoconto delle nostre giornate.
Lunedì: lavori di falegnameria per accontentare le richieste dei residenti e dei loro animali domestici, con successivo inventario del materiale a disposizione nei container. In serata, assistiamo ad una singolare esibizione: musicisti locali creano ritmi coinvolgenti utilizzando strumenti di fortuna.
Martedì: assistiti dal bel tempo, conosciamo i nostri vicini di tenda e i loro malumori. Oltre alle comprensibili polemiche, traspare un forte senso di riconoscenza verso tutti i volontari presenti, con un particolare ringraziamento ai vigili del fuoco, sempre disponibili ad entrare nelle abitazioni pericolanti. 
Mercoledì: le nostre considerazioni sul campo base sono piuttosto amare. Dopo quattro mesi dal terremoto, l’organizzazione è sì valida, ma potrebbe essere migliorata. Innanzitutto, segnaliamo lo spreco di generi alimentari, di materiali, ecc: manca un protocollo stabile, poiché si continua ad operare a seconda della volontà dei capo-campo che, purtroppo, vengono sostituiti periodicamente al pari dei volontari. In mezzo a questo marasma, ci si mette anche un inconveniente meccanico al nostro furgone.
Giovedì: giornata caldissima che manda in tilt molti condizionatori; fortunatamente il nostro elettricista addetto al pronto intervento risolve con prontezza la situazione. Il nostro controllo alla mensa dà i primi effetti: si registra una drastica riduzione dei pasti sprecati. 
Venerdì: ne approfittiamo per visitare i cantieri edili che sorgono sul Gran Sasso, atti a costruire prefabbricati con moduli ad alveare dotati di tecnologie antisismiche di ultima generazione. Per cena, barbecue alla sarda tra noi volontari ANA.
Sabato: colazione, seguita da alzabandiera cantando l’inno d’Italia. Alla partenza, programmata per le ore 11:00, volano ringraziamenti, baci e abbracci. Porteremo sempre nel cuore questa bellissima esperienza.
GIANLUIGI FRATTINI
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